Agenda

a-gèn-da

Significato Taccuino, calendario su cui si segnano appuntamenti e impegni; elenco, programma di attività da svolgere; programma politico

Etimologia voce latina, propriamente ‘cose da fare’, gerundivo neutro plurale di àgere ‘fare’.

  • «È una questione che non fa parte della sua agenda politica.»

L’agenda prende la forma di un taccuino, o un calendario, o un’applicazione che aggiorniamo e controlliamo, o anche solo di un insieme ordinato nella nostra testa. Perché in effetti tutte le nostre agende sono manifestazioni più o meno fisiche di un orizzonte concettuale e programmatico: forse non lo notiamo, ma agenda è letteralmente una parola latina, che significa ‘cose da fare’.

Non è la prima volta che notiamo le peculiarità di significato di parole come queste: agenda è un gerundivo, cioè un aggettivo verbale che trasforma un verbo in una qualità colorata di dovere o necessità (e si riconosce per terminazioni come -andus -anda -andum, -endus -enda -endum e simili). In particolare è un gerundivo di àgere, che è ‘condurre’ ma anche più genericamente un ‘fare’, diciamo pure un ‘agire’, dato che l’agire salta fuori di qui.

Così l’agenda ha la sostanza di un programma che annovera cose da fare, da portare a termine, impegni presi con data e ora, e di tutti i supporti a cui ci appoggiamo per farlo senza perdere pezzi. Già così la profondità di concetto è notevole (quante volte ci facciamo la lista delle cose da fare, e sono agende!) ma esistono anche agende meno spicciole e quotidiane.

L’agenda, attraverso il profilo di un elenco di cose da discutere in una riunione (che più probabilmente chiamiamo ‘ordine del giorno’), è diventata anche il programma politico. Quando parliamo dell’agenda di un governo, non parliamo di igieni dentali ministeriali alle 9:15, né di appuntamenti internazionali o con rappresentanti della società civile: parliamo di ciò che ha in lista da fare, ciò che intende perseguire politicamente (e magari non sempre alla liuce del sole). Possiamo notare come un problema annoso non sia nell’agenda di governo, di come l’agenda di un’istituzione sia dettata da un’influente persona esterna, di come due realtà coordinino segretamente le loro agende.

Ecco, quest’agenda che è ordine del giorno e conseguentemente programma d’azione anche politica ha una risonanza internazionale — è l’accezione principale di agenda in inglese — e perciò si sta rivelando abbastanza à la page. Un profilo interessante, che aggiunge a questo taccuino che ci portiamo sempre dietro, a questo calendario che compulsiamo continuamente, un respiro più ampio.
Insomma, anche la nostra agenda, a quando a quando, potrebbe sganciarsi dal Tetris e aspirare al machiavellico.

Parola pubblicata il 16 Luglio 2025