Libbra
Parole della scienza classica
lìb-bra
Significato Antica unità di misura della massa (e del peso), ancora usata in alcuni Stati del mondo
Etimologia dal latino libra ‘strumento per pesare’, quindi bilancia; con la stessa origine anche le omonime unità di peso e monetarie.
- «Pesa più una libbra di piume o una libbra d’argento?»
Parola pubblicata il 23 Febbraio 2024
Parole della scienza classica - con Aldo Cavini Benedetti
La lingua è costellata di termini che parlano della scienza antica e classica, e dei suoi protagonisti. Con Aldo Cavini Benedetti, un venerdì su due recupereremo la loro splendida complessità.
È il testo di un decreto inglese del tredicesimo secolo, reiterante decreti precedenti che partivano dall’ottavo secolo, e che dà veste giuridica ad alcune unità di misura del peso. Come si vede, si parla di libbre e di once, termini di evidente derivazione latina; ma per capire com’è che questi nomi giungono in Inghilterra bisogna tornare molto indietro nel tempo.
Nei primi secoli della storia romana vigeva esclusivamente il baratto, facilitato dall’uso della libra, la semplice bilancia. Con il tempo si andarono affermando unità di misura standard, la principale delle quali si chiamò anch’essa libra (la nostra libbra), divisa in dodici once. Non si sa con esattezza quanto pesasse una libbra romana: varie ricostruzioni consentono di pervenire a valori compresi fra 322 e 329 grammi.
Quando iniziò il processo che portò alla monetizzazione, vennero usate le stesse unità di peso, ma riferite ai metalli: ci si riferiva ad esempio a libbre di rame, bronzo, argento; dunque i termini libbra e oncia potevano avere sia il significato di unità di peso, che di unità valutarie, creando talvolta dei fraintendimenti. Ammettiamo infatti di vivere nell’antica Roma, e di andare in merceria ad acquistare una libbra di lana. In realtà cosa stiamo chiedendo? Lana per il peso di una libbra, o per il valore di una libbra? Per eliminare i dubbi, i romani presero a chiamare le unità di peso come uncia pondo, o libra pondo, in cui questo pondo è sostanzialmente una semplificazione di libra pondo pendendo (del peso di una libbra), ad indicare proprio quantità di merci misurate a peso.
L’espansione di Roma portò alla diffusione della libbra in tutto il mondo: ne troviamo un celebre esempio nell’episodio di Maria di Betania, che versò una libbra di costosissimo olio di nardo sulla testa e sui piedi di Gesù. Per quanto riguarda la nostra storia, la libbra approda anche in Inghilterra dove la libra pondo verrà chiamata semplicemente pound (abbreviata, sempre in inglese, con la sigla lb da libra).
La legge citata del XIII secolo istituiva il sistema di unità di misura cosiddetto tower, facendo sì che la libbra tower pesasse circa 350 grammi, un po’ più di quella romana. Purtroppo lo scopo di fare piazza pulita delle altre unità di peso andrà ampiamente disatteso, perché assieme alla libbra tower continuarono a circolarne altre, di cui alcune basate non più sul grano di frumento, bensì su quello di orzo, più pesante. Di fatto, nel tempo la libbra tower si estinse, mentre al giorno d’oggi ne sopravvivono ancora due: la libbra troy (il cui nome deriva probabilmente dalla città francese di Troyes), e la libbra avoirdupois, dal francese anglo-normanno aveir de pois, cioè ‘averi di peso’ – proprio l’equivalente del pondo latino.
Non è il caso di dilungarsi sull’evoluzione successiva di queste misure: basti sapere che alla libbra avoirdupois è stato assegnato definitivamente il peso di 453,592 grammi, ed è divisa in 16 once o 7000 grani. Lo stesso grano moltiplicato per 480 dà un’oncia troy, dodici delle quali formano finalmente una libbra troy da 373,242 grammi. Semplice, no?
Per tradizione la libbra (e soprattutto l’oncia) troy è divenuta l’unità di peso dei metalli preziosi, mentre le omonime unità avoirdupois vengono ancora usate per tutto il resto, soprattutto negli Stati Uniti d’America.
Ebbene, dopo avere sbrogliato questa temibile matassa, abbiamo finalmente gli elementi necessari per rispondere alla domanda posta all’inizio di questo articolo, che chiedeva se pesasse più una libbra d’argento o una di piume. La risposta più ovvia, che pesino allo stesso modo, è infatti sbagliata: poiché la libbra avoirdupois pesa più della troy, una libbra (avoirdupois) di piume risulta pesare più di una libbra (troy) d’argento!
Un’ultima curiosità sulla libra romana: con il raddoppio della b è diventata la nostra libbra, ma con la sua elisione è diventata la lira in quanto unità monetaria. Questo accadde con la fondazione del Sacro Romano Impero da parte di Carlo Magno, il quale centralizzò il conio delle monete: la lira, equivalente ad una libbra d’argento, era divisa in 20 soldi da 12 denari. In quel periodo non circolò mai una moneta vera e propria, del peso di una lira/libbra; ma il nome è sopravvissuto nei secoli, fino ad indicare le lire italiana, turca, egiziana… nonché la lira sterlina inglese, chiamata in inglese pound, proprio come la libbra.
Per chi non ne avesse abbastanza di libbre, sappia che solo in Inghilterra, oltre a quelle già citate, sono esistite la Apothecary usata dai farmacisti, la London, la Merchant. Né bisogna dimenticare i multipli, come lo Stone usato nelle bilance pesapersone, equivalente a quattordici libbre avoirdupois…